San Siro comprende la parte sud occidentale della città e prende il nome da una chiesetta oggi scomparsa, dedicata al vescovo genovese Siro, il cui sito è segnato da una piccola piazza. Nel quartiere, ricco di palazzi nobiliari lungo gli assi di via delle Medaglie d‘Oro e di via Roma, sorge nel Duecento il convento di San Domenico; i frati Predicatori, noti per lo studio e la cultura, ospitavano la biblioteca e l’archivio del Comune e, nella chiesa, le cappelle di molte famiglie importanti; nel loro refettorio si adunava di solito il Corpo dei nobili. All’estremità sud della via delle Medaglie d’Oro, cardine massimo dell’impianto romano, si apre la porta d’Arroscia, oltre la quale, in seguito alla deviazione del fiume nel sito attuale, venne costruito il ponte supranus, sostituito nel Cinquecento dal ponte di Branca.
Il suo impianto urbano è disseminato di testimonianze architettoniche che evocano le ricchezze e la potenza delle famiglie nobiliari che vi risiedettero tra cui quella dei D’Aste, vassalla dei vescovi. La ricchezza e il potere dei D’Aste si denota ammirando Casa D’Aste nell’odierna via Cavour, il cui sedime insiste sull’Insula Episcopalis, l’area più importante dell’Albingaunum romana che accoglieva la Cattedrale, il Battistero e il Foro. Tracce evidenti testimoniano un’altra particolarità del quartiere ovvero l’antico mestiere di conciatore di pelli, attività rievocata dal quartiere durante l’evento estivo del Palio Storico di Albenga.
I colori del quartiere sono il giallo e il verde così come rappresentati nello scudo ufficiale.
Vincitori della Pulcherrima Puella nel 2012, 2013, 2016 e 2019. Il Quartiere di San Siro ha vinto il Palio nel 2011 e nel 2017.
